lunedì 5 gennaio 2015

Il valore estetico ("il percetto") non è qualcosa che si aggiunga all'essere come un di più, un optional, un addobbo. Esso è piuttosto la chiave dell'essere; il modo della sua rivelazione o epifania. Un'estetica seria è quella che mi fa divieto di passare, per mezzo di quella che Aristotele chiama "metabasis eis allo genos", dal concreto all'astratto. Chi vede, non comprende alcunché; direi piuttosto che seguita a vedere.

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