Command Performances Blog si propone come uno sguardo sognante rivolto alle mille pieghe dell’espressione artistica. Command Performances Blog nasce come un piccolo "guscio di noce" che, tuttavia, aspira a celebrare una grande festa di linguaggi, per plasmarne e condividerne le meravigliose gemme.
giovedì 25 dicembre 2014
Il lampo della bellezza eterna
Solo ciò che ha forma può trasportare e rapire nell'estasi; solo attraverso la forma può guizzare il lampo della bellezza eterna. Si dà il momento in cui la luce prorompente, lo spirito zampillante, irradiano la forma esteriore - bellezza sensibile o spirituale? grazia o dignità? -, ma senza la forma l'uomo non può essere afferrato né rapito. Gli apostoli sono trasportati da ciò che vedono, ascoltano e toccano, da ciò che si rivela nella forma; Giovanni (soprattutto lui, ma anche gli altri evangelisti) descrive sempre nuovamente come nell'incontro, nel dialogo, la forma di Gesù acquista risalto, si delineano in maniera inconfondibile i suoi contorni e come, all'improvviso ed in maniera inesprimibile, il lampo dell'incondizionato guizzi e butti a terra nell'adorazione l'uomo, per ricrearlo come credente alla sequela del Cristo. Pazzia dell'entusiasmo che anche Platone conosce e che conoscono tutti coloro i quali, per amore della bellezza, accettano volentieri e senza rimpianto di diventare insensati agli occhi del mondo. Gli entusiasti della bellezza naturale e gli estasiati della bellezza cristiana necessariamente sembreranno pazzi per il mondo, che tenterà di spiegare il loro stato ricorrendo alle leggi di una psicologia fallace se non addirittura a quelle della fisiologia. Essi sanno tuttavia quel che hanno veduto e non si curano, quindi, nemmeno per un istante di quanto dicono i sepolcri imbiancati più o meno di fresco. Essi soffrono per il loro amore per non dover morire e ben il fatto di essere infiammati ed accesi per la bellezza suprema, coronata di spine e crocifissa, giustifica altresì l'arcano fulgore del loro con-patire nella gloria.
Nessuna chiesa autenticamente popolare, com'era un tempo la chiesa cattolica, può abolire l'esoterismo autentico di coloro i quali sono stati afferrati dalla presa dell'amore. A nessuno, che non possa far altrimenti, viene sbarrata la sempre più indecifrabile via misteriosa dei santi. Chi, nella massa - "dura" lex sed lex - si cura di costoro?
Hans Urs von Balthasar, Gloria (Herrlichkeit), volume uno, "La percezione della forma".
Solo ciò che ha forma può trasportare e rapire nell'estasi; solo attraverso la forma può guizzare il lampo della bellezza eterna. Si dà il momento in cui la luce prorompente, lo spirito zampillante, irradiano la forma esteriore - bellezza sensibile o spirituale? grazia o dignità? -, ma senza la forma l'uomo non può essere afferrato né rapito. Gli apostoli sono trasportati da ciò che vedono, ascoltano e toccano, da ciò che si rivela nella forma; Giovanni (soprattutto lui, ma anche gli altri evangelisti) descrive sempre nuovamente come nell'incontro, nel dialogo, la forma di Gesù acquista risalto, si delineano in maniera inconfondibile i suoi contorni e come, all'improvviso ed in maniera inesprimibile, il lampo dell'incondizionato guizzi e butti a terra nell'adorazione l'uomo, per ricrearlo come credente alla sequela del Cristo. Pazzia dell'entusiasmo che anche Platone conosce e che conoscono tutti coloro i quali, per amore della bellezza, accettano volentieri e senza rimpianto di diventare insensati agli occhi del mondo. Gli entusiasti della bellezza naturale e gli estasiati della bellezza cristiana necessariamente sembreranno pazzi per il mondo, che tenterà di spiegare il loro stato ricorrendo alle leggi di una psicologia fallace se non addirittura a quelle della fisiologia. Essi sanno tuttavia quel che hanno veduto e non si curano, quindi, nemmeno per un istante di quanto dicono i sepolcri imbiancati più o meno di fresco. Essi soffrono per il loro amore per non dover morire e ben il fatto di essere infiammati ed accesi per la bellezza suprema, coronata di spine e crocifissa, giustifica altresì l'arcano fulgore del loro con-patire nella gloria. Nessuna chiesa autenticamente popolare, com'era un tempo la chiesa cattolica, può abolire l'esoterismo autentico di coloro i quali sono stati afferrati dalla presa dell'amore. A nessuno, che non possa far altrimenti, viene sbarrata la sempre più indecifrabile via misteriosa dei santi. Chi, nella massa - "dura" lex sed lex - si cura di costoro? Hans Urs von Balthasar, Gloria (Herrlichkeit), volume uno, "La percezione della forma".
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