lunedì 27 aprile 2015

Jean Genet, Le Serve


Alberto Giacometti,  Jean Genet on a Balcony

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Il destino di Chiara e Solange, l'ambivalenza delle due sorelle serve nei confronti della Signora, elemento indispensabile per la loro finzione, indissolubile dalla loro stessa esistenza. La Signora, totem divino ed esecrabile agli occhi delle serve, non può morire senza che anche le serve cessino di esistere, cosicché la tresca e il piano criminale di costoro non può che condurle a una fine, detestata e bramata, la quale si attua come finzione: fine del gioco.

Puškin, Mozart e Salieri

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La "microtragedia" di Aleksandr Puškin coglie con brillante intuizione il rapporto tra genio e talento. Il poeta stesso diceva di sé che "quando Apollo non chiama al sacrificio", il genio è un uomo qualsiasi, facendo così interamente dipendere la potenza ispiratrice da una divinità del tutto scollegata dall'individuo. L'irrequietezza del Maestro Salieri è quella di colui che non sa darsi pace della non coincidenza tra l'apparire e l'essere: al Mozart svagato e incurante, così a vederlo, non si darebbe alcun credito quanto alla sua capacità di comporre immortali melodie, eppure...

Anna Viola e Valeri


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Viola presenta Sandro Penna, poesie

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mercoledì 15 aprile 2015

Gabriele D'Annunzio, La passeggiata

Il poeta vaneggia davanti alla realtà del femminile, nel sogno egli oltrepassa il mistero dell'amore, tutto il suo essere in balia com'egl'è di "una tristezza riposata ed eguale", che pare l'aldilà del principio di piacere. L'immagine femminile intensifica il sogno del poeta, il quale chiede, supplice, alla donna perdono alla donna per chi sogna, senza della realtà nulla affannarsi a comprendere, affinché essa la sua non-rivelazione mantenga intatta la visione beata che è il poetare. 
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 Romaine Brooks, Ritratto di D'Annunzio in esilio , 1912

martedì 14 aprile 2015

Otello

 
 Alexandre-Marie Colin, Otello e Desdemona

  
"L'animo dell'Attore è stato formato da quell'elemento sottile con cui Epicuro riempiva lo spazio, che non è né freddo né caldo, né pesante né leggero; che non assume alcuna forma specifica perché, suscettibile di averle tutte allo stesso modo, non ne conserva alcuna....L'Attore non è né un pianoforte né un arpa né un violoncello; non ha un accordo che gli sia proprio, ma assume l'accordo e il tono di volta in volta adatti alla parte ed a tutte le parti si conforma...L' Attore è una marionetta meravigliosa di cui il poeta tiene il filo con l'indicargli la forma precisa che ad ogni riga deve assumere...."
 

Anna Viola incontra Otello

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Otello e Desdemona a Venezia di Théodore Chassériau

martedì 7 aprile 2015

Vladimir Majakovskij, Poesie


Un breve excursus nell'intima voce del grande poeta russo, magnifico artefice di un discorso potentissimo e poeticissimo, il quale solo dall'intelletto si elabora e si intesse e che, senza nulla affatto comprendere di quello che "si dice" che sia il mondo, vede e canta, intuendo errabondo, altri mondi, altri pianeti estranii.

Nell'illustrazione: Ilya Repin, Ritratto di un poeta futurista russo(1916)

Anna Viola incontra Dante Alighieri

Anna Viola prosegue il suo ciclo di interviste con i grandi protagonisti della letteratura occidentale; ospite d'eccezione il poeta fiorentino Dante Alighieri, che racconta la sua esperienza poetica e si cimenta nella lettura del canto XI del Purgatorio.
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Nell'illustrazione: Dante e Beatrice contemplano il paradiso (Gustave Doré 1868)

Augusto Novelli, Gallina vecchia

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Alla riscoperta del teatro: il gusto della parola, non in quanto recitata, ma come "flatus vocis", sì che si potrà avere l'impressione, più che di essere in ascolto di una commedia, di trovarsi ad ascoltare un'intercettazione "ante litteram" effettuata in un salotto fiorentino dei primi del '900.